3.9.14

Alcune cose che non sapevo della Germania (Einige Sachen, die ich über Deutschland nicht wusste)

Tra poco più di una settimana festeggerò il mio primo "mesiversario" in Germania (sì questa parola purtroppo esiste). Venti giorni non ti permettono di entrare a strettissimo contatto con la cultura di un posto, però alcune cose nuove le ho apprese e mi piacerebbe condividerle.

1) Quando si esce, che sia per andare a lavoro o per una semplice passeggiata, è vivamente consigliato portarsi dietro uno zainetto (Rücksack), e soprattutto una giacca con cappuccio. Il consiglio è per chi si muove in bicicletta di solito (ovvero l'80% dei tedeschi). In bici indossare una tracolla, tipica del nostro Paese e simbolo di grande tamarritudine, non è per niente comodo (io non ho uno zaino, ma in compenso ho tantissime inutili tracolle qui con me).

2) Lo scontrino è sì obbligatorio, ma solo per il commerciante. Quindi ogni volta che pagherete qualcosa, la cassiera (di solito sono sempre donne quelle che fanno sto mestiere) vi chiederà: Beleg mitnehmen? Ovvero, vuole la ricevuta? Se dite di no (Nein) la signorina la getterà tranquillamente nel cestino. Quindi nessun controllo a sorpresa della Finanza fuori ai negozi, state tranquilli, non ce n'è bisogno.

3) Non so ancora se posso trasferire l'uguaglianza italiana ULTRA'=BESTIA anche in Germania, però devo evidenziare come i motivetti dei cori da stadio siano identici a quelli nostrani. Adesso resta solo da capire chi li ha inventati e chi li ha copiati.
fußball, soccer, chemnitzer, fanblock, dritte liga, sport
La curva del Chemnitzer FC, squadra della Dritte Liga

4) Con profondo dispiacere prendo atto della scomparsa di un mestiere qui in terra merkeliana: il benzinaio. Quella figura che veneravamo da piccoli, perché dalle tasche tirava fuori sempre malloppi di banconote che nemmeno Tony Montana in Scarface. In Germania non esiste, o almeno, io ancora ne devo vedere mezzo. Le pompe di benzina (Tankstelle) sono tutte self-service, con la particolarità che prima ti lasciano fare rifornimento, e dopo paghi. Ma si può tranquillamente fare il pieno e andar via, nessuno ti fermerebbe (ci sono però le telecamere). Se ve lo state chiedendo, anche qui il carburante costa meno rispetto all'Italia.

5) Se nello Stivale noi automobilisti siamo abituati a rivolgere le nostre bestemmie ai pedoni, i quali ci fanno imbestialire con la loro nonchalance nell'attraversare le strisce, la Germania offre un altro bersaglio, ancor più fastidioso: i ciclisti. Purtroppo o per fortuna coloro che si muovono in bici sono i padroni delle strade: hanno piste, semafori, corsie d'emergenza e persino strade dedicate. Oltre a godere SEMPRE della fottuta precedenza. Tutto bello se ti muovi solo in bici, abbastanza frustrante per chi ha l'auto, visto che si trova costretto a dover essere costantemente attento, perché il Tour de France è sempre dietro l'angolo.
rad, räder, tour de france, auto, verkehr, ampel, kreuzung
L'incubo di ogni automoblista tedesco

6) Capitolo parcheggiatori abusivi: inaspettatamente qui non ho ancora subito alcun tentativo di estorsione, che se non ricordo male in Italia sarebbe ancora reato. Mi ero anche preparato cambiando 20 euro in monetine da poter elargire all'evenienza: sono stato costretto a spenderle in caramelle e cioccolatini.

7) Musica (Musik). Mi aspettavo di peggio dai crucchi, famosi a livello musicale per le orchestre sinfoniche e per la techno. Invece anche nel pop ci sanno fare. A primo impatto sembra di ascoltare una musica deficiente (non so che altro termine usare), però poi ti accorgi un paio di giorni dopo che quel motivetto idiota lo stai cantando, senza nemmeno avere idea di cosa dica. Se non mi credete vi consiglio la gettonatissima "Atemlos durch die Nacht" (Senza fiato attraverso la notte).

1 commento:

  1. Strunz. Niente di personale, volevo solo lasciare un commento. Mario C.

    RispondiElimina